Arrivano due ottime notizie per tutte le famiglie in merito all’Assegno Unico 2025: ci sono delle modifiche da registrare nel nuovo DDL Bilancio, ecco quali sono
Si sa che in Italia l’emancipazione dei figli diventa sempre più difficile ogni anno che passa, vista la difficoltà di trovare un lavoro per i giovani. E quando lo trovano, magari è a nero o sono sottopagati. Sono seri problemi sociali di una Italia che anni fa poteva vantare dei ragazzi che riuscivano a emanciparsi più in fretta e riuscivano anche a mandare avanti le famiglie una volta sposati e avuto dei figli.
Ma i tempi sono cambiati, si va via di casa sempre più tardi e le famiglie hanno bisogno di sempre più soldi per mantenere i propri figli. Ecco perché c’è l’Assegno Unico, che permette di ricevere dei soldi se si hanno dei figli a carico fino al 21° anno di età. Chi ha figli a carico potrà quindi continuare a beneficiarne anche l’anno prossimo.
Gli importi non saranno gli stessi del 2024, visto che ogni anno la prestazione viene rivalutata all’inflazione e anche le condizioni del nucleo familiare col tempo possono variare. Ci sono, inoltre, da registrare due importanti novità che coinvolgono l’Assegno Unico 2025 contenute nel DDL Bilancio.
Assegno Unico 2025, le novità nel DDL Bilancio
L’importo in pagamento viene valutato dal numero di figli a carico, dalla loro età, da eventuali maggiorazioni e dall’ISEE. E’ chiaro che più l’ISEE sarà alto e minore sarà l’importo, che varia da un minimo di 28,50 a un massimo di 199,40 euro a figlio. L’Assegno Unico faceva cumulo nell’ISEE e questo poteva estromettere la famiglia da eventuali altri bonus o aiuti economici.
Nel DDL Bilancio c’è una correzione che stabilisce che l’Assegno Unico non fa cumulo con l’ISEE ai fini della richiesta del Bonus Nido. Quindi, da gennaio chi vuole beneficiare del Bonus Nido non sarà penalizzato dall’Assegno Unico .Un’altra novità è che l’Assegno Unico non influirà nemmeno sul Bonus nuove nascite.
Infatti, il Governo Meloni nel 2025 ha introdotto un bonus una tantum di 1000 euro per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025 per chi ha un ISEE entro i 40 mila euro. Quindi l’Assegno Unico viene escluso dall’ISEE per il calcolo del Bonus Nido e del Bonus nuove nascite. Una mossa volta, quindi, a incentivare le nascite e a dare maggiori agevolazioni a chi ha dei figli piccoli.
