Un brutto episodio relativo alla guerra tra Israele e Palestina colpisce anche il mondo del basket. Una situazione quasi vergognosa.
Negli ultimi anni anche il mondo dello sport ha dovuto fare i conti con situazioni extra sportive che hanno condizionato questo ambiente. Prima la guerra tra Russia e Ucraina e poi quella tra Israele e Palestina ha portato a scelte drastiche e situazioni molto pesanti. Che riguardino una guerra o l’altra.
Facendo riferimento alla guerra tra Russia e Ucraina gli sportivi russi stanno partecipando a manifestazioni sportive (vedi Olimpiadi) senza il proprio simbolo e omettendo quindi la Russia. Squadre ucraine invece – come per quel che riguarda il calcio – disputano le partite al di fuori dei confini ucraini, giocando anche le gare in casa fuori dall’Ucraina. Quello che invece sta succedendo tra Israele e Palestina sta condizionando l’intero panorama sportivo mondiale.
Negli ultimi giorni abbiamo visto cosa è successo in Olanda nella sfida tra Ajax e Maccabi Tel Aviv con l’assalto di tifosi olandesi ai danni di persone israeliane, attaccate a causa della guerra tra Israele e Palestina. Da Parigi a Milano, ovunque c’è una sorta di protesta che sta scatenando in attacchi verso il popolo israeliano, reo degli ultimi fatti relativi alla guerra tra Israele e Palestina. Anche a Milano sono accaduti fatti incresciosi, durante la gara di basket tra Olimpia Milano e Maccabi Tel Aviv.
Basket, la guerra tra Israele e Palestina scatena nuove polemiche
Il giornalista Klaus Davi ha duramente criticato ciò che è successo in quel di Milano ed ha sottolineato: “I fischi dei tifosi dell’Olimpia Milano contro la squadra del Maccabi sono una brutta pagina per il basket italiano”. L’uomo ha proseguito: “Ho assistito alla partita e ho dovuto constatare che c’erano 15 camionette della polizia a vigilare che non succedesse nulla di grave”. Davi ha sottolineato che i tifosi israeliani hanno preso parte in un clima incandescente e oltre ai disgustosi fischi verso questi ultimi c’era un clima per certi versi inopportuno.
E Klaus Davi in maniera dura ha criticato lo speaker per non aver espresso la propria solidarietà ai tifosi israeliani concludendo: “Per motivi di sicurezza i tifosi del Maccabi sono stati relegati in piccionaia, lontani dal campo e con un trattamento che vede gli ebrei isolati e fischiati”. Un messaggio duro e tante polemiche per una sfida che resterà in ogni caso nella storia.